domenica 22 giugno 2008

Termovalorizzatore = Inceneritore

A questo link è possibile scaricare un file che spiega molto bene la "politica" degli inceneritori.


http://www.megaupload.com/?d=PLPIUYZS

Bertolaso: "Si a discarica Chiaiano"

Bertolaso, si' a discarica Chiaiano
Proseguira' il confronto con gli enti locali

(ANSA) - NAPOLI, 22 GIU - La discarica di Chiaiano si fara': lo ha confermato il sottosegretario all'emergenza rifiuti, Bertolaso, lasciando la prefettura di Napoli.

Bertolaso pero' ha assicurato che il confronto con gli enti locali continuera'. In particolare dovranno essere discussi il problema dell'impatto relativo ai mezzi di trasporto e la tipologia dei rifiuti da conferire nella discarica. Si ipotizza che in una prima fase a Chiaiano debba essere sversato il tal quale, e successivamente, solo frazione secca.


Alle 20,05 e poi di rimbalzo su tutti i tg nazionali è stata data questa notizia:
Bertolaso ha detto "si".
Non che ci aspettassimo qualcosa di diverso, visto che oramai è stata semplicemente ufficializzata una notizia che viene ripetuta da oltre 20 giorni, praticamente da quando sono stati iniziati i carotaggi, ma dare per certo l'apertura della discarica a Chiaiano, senza aver terminato in modo effettivo ogni sorta di rilievo ci appare ancora una volta un atto senza senso.
A tutt'oggi non è stata ancora effettuata una "valutazione d'impatto ambientale", aspetto necessario e primario per ogni forma di intervento sul territorio, oltrechè una valutazione della rete viaria, visto che i compattatori dovrebbero attraversare le zone densamente popolate, e congestionate dal traffico dei tanti pendolari che dalla "periferia" si spostano per andare al lavoro, o nelle scuole.Il risultato poco confortante sarebbe quello di vedersi bloccare l'unica strada che porta verso Napoli centro e verso tutte le altre zone di interesse lavorativo.
Ma non è tutto, vi sono case che affacciano direttamente sulla strada in questione, ed immaginare cosa significherebbe per chi abita lì, vedersi passare per ore questi grossi compattatori, non è confortante; chissà..magari potranno avere la possibilità di disfarsi della propria "munnezza", direttamente dal balcone di casa!
Triste contentino questo, che sicuramente nessuno vorrebbe!

Ad ogni modo, leggendo le successive notizie, e parlando con chi oggi ha partecipato a questa ennessima riunione, si apprende che i confronti continueranno, mentre si attenderanno gli esiti dei nuovi accertamenti, tra cui la valutazione d'impatto ambientale, e le analisi delle strade, e chissà se a qualcuno mai verrà un rimorso di coscienza per tutto quello che si sta mettendo in piedi.

martedì 17 giugno 2008

Perchè non vogliamo la mega-discarica

Quando si dice che la discarica sorgerà in una zona densamente popolata, si può immaginare di tutto, ovvio, ma immaginare è una cosa, leggere dati e numeri è un'altra, ma vedere con i propri occhi è l'unica cosa più utile ed immediata.
Osservate questa immagineb aerea, e vi renderete conto di quante persone vi abitino.
E per chi è di Napoli e pensi che il problema sia "solo" dei cittadini di Marano-Chiaiano, spero che osservando l'immagine si renda conto che non èm così; buona parte della popolazione napoletana verrà toccata da questo scempio, e ne subirà le conseguenze nefaste.
A chiunque creda che le discariche a norma possono trovarsi nei centri cittadini sbaglia di grosso.
Osservate l'immagine:


immagine presa da: www.chiaianodiscarica.it

Promesse da "Marinai"

Le elezioni sono passate da un bel pò e credo che di questo tutti gli italiani se ne sono resi conto, viste anche le varie polemiche innestate dalla serie di riforme che Berlusconi sta mettendo in atto.
C'è una cosa però che non si dovrebbe mai dimenticare, ossia, la carrellata di promesse che i vari politici portano avanti, facendole divenire il loro cavallo di battaglia.
Statisticamente parlando, la pecentuale delle promesse mantenute, ad elezioni fatte, e vincitori decretati, è davvero molto bassa..un esempio?
Eccolo qui:



Manifesto molto eloquente, che non credo lasci spazi ad ulteriori commenti, soprattutto alla luce di tutto quello che è accaduto negli ultimi 50 giorni.
Se non son "Promesse da marinai" queste....!!!!

domenica 15 giugno 2008

E la carrellata di video di oggi termina con l'intervento di Paolo Plescia, inventore del THOR, un sistema di riciclaggio di rifiuti che non è stato mai preso in considerazione, nonostante le varie proposte, qui in Campania.
Sembra un sistema talmente semplice da sembrare falso, eppure esiste, e funziona perfettamente in Sicilia, dove è presente un impianto.
Osservate il video, e capirete che le soluzioni, non dannose per la popolazione e l'ambiente,ci sono, tra l'altro estremamente economiche, rispetto agli standard attuali, eppure sono totalmente obliate.
Vien da pensare perchè ci si ostini a creare "buchi", e perchè si continui a far finta di risolvere questo problema con inutili palliativi.....

Intervista a Ganapini, assessore all'ambiente

Anno Zero

Il 5 giugno 2008 si è svolta, nel oramai presidio più conosciuto d'Italia, l'ultima puntata della trasmissione "Anno Zero".
Il tema era quello dei rifiuti, e alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno registrato la morte di Michele Orsi, -("l'imprenditore dei rifiuti",di Casal di Principe, che dopo essere stato arrestato, aveva deciso di collaborare con la giustizia, ha però pagato però con la vita questa sua scelta)-, si è creata così una connessione con la situazione di Chiaiano, e anche se gli interventi dalla piazza sono stati alquanto fuorvianti e sterili, dobbiamo ringraziare Santoro e Travaglio che dallo studio si sono schierati dalla nsotra parte, trattando l'argomento nel modo più veritiero e trasparente possibile.
Significative le parole di Travaglio in merito alle intercettazioni che nei giorni precedenti hanno portato all'arresto di 25 persone, e consegnato agli arresti domiciliari (poi revocati), di Marta De Gennaro, braccio destro di Bertolaso nel 2007,nonchè all'implicazione del prefetto di napoli: Pansa.
Tutti implicati nello smaltimento dei rifiuti a Napoli.
In questo video Travaglio riporta quanto si afferma in alcune intercettazioni:

Video con relazione Prof. Ortolani

I due video qui riportati riguardano la relazione del Professore Ortolani.
In data 29 aprile 2008, il giorno prima che l'uscente presidente del consiglio, Prodi, firmasse il decreto in cui si sanciva che una delle cave di Chiaiano fosse adibita a mega-discarica, il Professore Ortolani, illustrava la sua relazione in una seduta del consiglio comunale.
I video per alcuni giorni non sono stati più visibili, forse un problema al server o forse altro, fatto sta che il gentilissimo ABNormal li ha nuovamente messi a nostra disposizione, con la speranza che possano rimanere in rete il più a lungo possibile in modo da essere visti da quante più persone è possibile.
Buona visione, e ancora grazie ad ABNormal.



domenica 8 giugno 2008

Monica Frassoni

Il 30 maggio scorso, l'Europarlamentare Monica Frassoni, ha presentato delle interrogazioni urgenti alla Commissione europea in merito al decreto del 23 maggio approvato dal governo Berlusconi per affrontare l'emergenza rifiuti:

Abbiamo chiesto alla Commissione europea di verificare con urgenza la compatibilità del decreto rifiuti con la normativa europea, soprattutto alla luce della sterminata serie di deroghe in esso contenute. Ci sono vari e importanti aspetti della normativa ambientale europea che vengono praticamente calpestati dal decreto, a partire dalle direttive sui rifiuti. Il decreto di Berlusconi di fatto abolisce la differenza tra rifiuti ammissibili e non ammissibili nelle discariche, autorizzando in pratica lo smaltimento di rifiuti anche tossici nelle discariche comuni. Inoltre si depenalizza il divieto di diluizione e mescolamento dei rifiuti praticato per raggirare la normativa. Si consente di realizzare discariche prive di barriere geologiche, si continuano a chiamare depositi quelle che in realtà sono discariche. Si pretende di poter giungere ad una valutazione d'impatto ambientale nel giro di sette giorni, rendendo impossibile una seria analisi degli impatti, delle alternative ed escludendo la possibilità per il pubblico coinvolto di presentare osservazioni prima dell'avvio dei lavori.

Assistiamo al paradossale tentativo, nel nome dell'emergenza, di legittimare le pratiche di smaltimento tipiche della camorra, come se ad illegalità si potesse rispondere solo con illegalità, mentre la via d'uscita dalla crisi campana non può non passare attraverso una forte riaffermazione del diritto e del rispetto delle leggi, nazionali ed europee. Chiediamo alla Commissione europea di intervenire affinché il ricorso di Berlusconi allo "stato d'emergenza" non crei un pericoloso precedente, inaugurando un progressivo smantellamento del diritto comunitario nel nostro Paese in materia di salute e ambiente."


http://www.monicafrassoni.it/data/File/ISdecretorifiuti29_05_08bis.pdf

Fonte:http://www.monicafrassoni.it/

LETTERA APERTA A DON LUIGI MEROLA

Torniamo ancora una volta sulle dichiarazioni rilasciate da Don Luigi Merola per pubblicare una lettera aperta scritta da alcuni abitanti del Poggio Vallesana, che conoscono da molti anni Padre Luigi:

GRAZIE DON LUIGI!

Non troviamo altre parole per esprimere il sentimento che proviamo da quando hai espresso "democraticamente" il tuo parere da "esperto"sulla questione "Discarica nella Cava di Chiaiano".

Ti abbiamo seguito "giovincello", eravamo nel Duomo di Napoli quando hai celebrato la prima messa, siamo stati orgogliosi di averti come Vice Parroco, ed il nostro cuore gioiva quando la domenica celebravi la Santa Messa nella Cappella del Poggio Vallesana

Abbiamo sofferto con te e condiviso il tuo dolore per l'icrescioso episodio che hai vissuto.

Sei stato nelle nostre case, ci hai dato i sacramenti per la vita e per la morte, hai celebrato il rito funebre dei nostri cari, hai ascoltato le nostre confessioni e ci hai assolto dai nostri peccati di misera gente umana e spesso disperata.
Conosci pertanto moltissima gente di Marano e soprattutto noi del Poggio Vallesana;
Siamo persone semplici, lavoratori e pensionati, i nostri figli fanno parte del coro e della compagnia teatrale della Parrocchia: SIAMO FAMIGLIE SANE che stentano la vita onestamente.
Ancora oggi molti di noi sono presenti ad ascoltare le tue parole di conforto durante la celebrazione della Santa Messa.

HAI ANCHE DIMOSTRATO SOLIDARIETA' QUANDO è INIZIATO QUESTO GIUSTO CAMMINO A FAVORE DEI NOSTRI DIRITTI, CONTRO LA DISCARICA.

Cosa è successo all'improvviso?

Eppure oltre a conoscere noi, conosci bene anche il territorio e, camorra a parte, sai anche che la realizzazione di una discarica nelle cave di Chiaiano è un progetto folle che decreterebbe la nostra morte, quella che solo nostro Signore può decidere.
Creare una discarica qui, tra le gente, a ridosso delle nostre case, sarebbe un OMICIDIO!

LA VITA E' UN DONO DI DIO - DEVI DIFENDERLA!

LA TERRA E' UN DONO DI DIO - DEVI CUSTODIRLA!

Siamo consapevoli della tua esperienza, viste le vicissitudini che hai vissuto, ma proprio per questo non possiamo accettare le tue parole con le quali hai associato tutti noi - persone semplici ed onosti lavoratori - , alla camorra.

NO!
PROPRIO NO!
E' INACCETTABILE!
(DON MIMI' NON SAREBBE CONTENTO!)

Un grazie di cuore da parte degli abitanti del Poggio Vallesana.

mercoledì 4 giugno 2008

E' da troppi giorni che si sta tentando di accomunare la nostra protesta alla camorra; lo si è fatto fin dai primissimi giorni, facendo passare l'immagine dei manifestanti, come marionette nelle mani della deliquenza, lo si continua a fare oggi, a distanza di un mese, adducendo come motivazione, che dietro la nostra lotta si celino gli interessi della camorra che vorrebbe costruire una serie di case proprio nell'area del parco delle colline, con estensione nel territorio di Marano, oltre che di quello di Chiaiano.
Ebbene, il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, afferma:
"Vedo che i mass-media rilanciano la vicenda relativa ad una lottizzazione che, in base al Piano regolatore vigente, ricade in un'area nelle adiacenze della zona delle cave e per la quale il Comune non ha mai rilasciato alcuna concessione, peraltro esponendosi al rischio del commissariamento ad acta per le procedure in materia edilizia - spiega Perrotta - Per quanto mi riguarda ho ripetutamente sottolineato che, se si teme ciò, ci si può rivolgere a Regione e Ente Parco affinché estendano il vincolo del Parco anche al territorio di Marano in modo che sgomberiamo definitivamente il campo da equivoci e strumentalizzazioni.
Ho sempre sostenuto - conclude Perrotta - che se, in una specie di gioco della torre, mi si pone la scelta tra una discarica e nuove case è ovvio che scelgo le case. Ma se ciò deve prestarsi a mascherare altri e ben più gravi interessi che evidentemente gravano sulla scelta di realizzare una discarica a Chiaiano, beh, sgomberiamo il campo da equivoci e poniamo vincoli di inedificabilità nella zona, così tutti dovranno giocare a carte scoperte".

Questo fugherebbe gran parte dei dubbi, se non fosse per il coro di chi continua a sostenere questa tesi.
Tra queste persone si schiera, purtroppo, il parroco Don Luigi Merola, distintosi per aver combattuto contro la camorra del quartiere Forcella, costretto per questo a vivere sotto scorta. Le sue dichiarazioni sono state accolte con molta delusione da parte dei suoi fedeli, i quali non si aspettavano di essere associati alla camorra proprio da lui.
Sono molti i fedeli che adesso si sentono disorientati, che si sentono abbandonati anche da un esponente della Chiesa, e che non capiscono perchè abbia parlato in questi termini, proprio lui che conosce la zona, conosce la densità di popolazione e sa quante persone rischierebbero la propria salute se la mega discarica venisse aperta.
A chi sta cercando di avere un contatto con lui, per avere delle spiegazioni, padre Luigi si nega, anche se non si nega in trasmissioni come "Uno Mattina" di stamani, in cui con toni più pacati rispetto a quello dei giorni scorsi, ha ribadito la necesittà di creare la mega discarica per 2 importanti motivi:
1) evitare di far costruire le case.( ma su questo il sindaco è stato chiaro)
2) uscire così dfall'emergenza, ( ma a questo punto vorremo chiedere a lui, come a quanti parlano in questi termini, se conoscono i tempi tecnici di allestimento di una discarica, forse no, viste le loro parole.
Per allestire una discarica che sia minimamente sicura occorrono circa 3 mesi, e si tratta della cava di Chiaiano, i mesi dovrebbero essere molti di più, visto che si paventerebbero lavori di messa in sicurezza di pareti tufacee, soggette per tanto a frana, e di estrema impermeabilizzazione del fondo.
A fronte di questi tempi così lunghi, chiediamo al parroco e a chiunque si sia espresso in maniera così superficiale, quanto dovrà ancora durare questa emergenza (oltre i noti 15 anni), e se con il caldo, oramai scoppiato, i rifiuti in strada possano attendere l'allestimento della Discarica a Chiaiano, per essere portati via.
Forse, nel caso di padre Luigi, essendosi trasferito a Roma, è probabile che non abbia ben inteso la reale situazione.
Dopo la manifestazione dell'8 maggio scorso, gli eventi che si sono succeduti sulla questione dell'apertura della discarica nelle cave di Chiaiano sono stati molti.
Purtroppo non si può dire che si sia andati avanti in modo lineare e trasparente; la stampa ed i mass media perseverano nella loro campagna di disinformazione, tralasciando quei tanti particolari che renderebbero giustizia alla nostra protesta, che si è sempre contraddistista per la civiltà manifestata fin dal primo giorno.
Cercheremo di fare una breve cronistoria degli ultimi avvenimenti, scusandoci in anticipo se qualche evento verrà trattato con velocità, ma purtroppo i giorni sono stai tanti ed intensi, per cui questo blog non è stato aggiornato adeguatamente.

Lunedì 12 maggio da piazza Dante è partita in mattinata una manifestazione per dire no alla discarica e che ha dato l’assedio al consiglio comunale: una partecipazione numerosa-almeno millecinquecento persone- non solo di chi da giorni presidia Chiaiano, Marano, Mugnano e Calvizzano ma anche dei tanti gruppi organizzati, solidali con la lotta, che in questi giorni hanno in varie forme portato il loro contributo.
Il consiglio si è concluso dopo ben 7 ore, e l'esito è stato quello di vedere la Jervolino fare un timido passo indietro, vista la volontà quasi del tutto unanime dei membri del consiglio comunale, ad opporsi alla realizzazione della mega discarica, e per tanto si è impagnata a chiedere a De Gennaro la ricerca di siti alternativi a quello di Chiaiano.

Purtroppo però la maggior parte della popolazione ha frainteso questo finto indietreggiare della Jervolino, per cui se da un lato si è erroneamente gridato alla vittoria (ma vittoria di cosa?!), e abbassato alquanto la guardia da parte della popolazione, dall'altro il governo che si apprestava a giurare, e a riunirsi a Napoli, procedeva verso una linea dura ed intransigente.

I blocchi ed i presidi sono rimasti, e chi non si è lasciato ingannare dalla situazione è rimasto in piazza, in attesa della venuta del Presidente Berlusconi, e forse ancora una volta c'è stato chi per un momento ha sperato che qualcosa cambiasse in senso positivo; ma così non è stato:

Il giorno 21 maggio si è così svolto a Napoli il primo CDM, e all'ordine del giorno 3 sono stati i punti:
emergenza rifiuti a Napoli
pacchetto siurezza
manovre economiche

Per l'emergenza rifiuti a Napoli, Guido Bertolaso, attuale capo del Dipartimento della Protezione civile, è stato nominato sottosegretario. Avrà pieni poteri per gestire la crisi dei rifiuti. Si è trattato di una delega pesante e di alto valore simbolico per una città, quella di Napoli, alle prese da tempo con il problema dell'immondizia.Il Cdm ha poi varato un secondo decreto che dispone un articolato piano di intervento per fronteggiare l'emergenza. Il provvedimento riguarderebbe anche l'individuazione dei siti presso i quali è prevista l'apertura di nuove discariche, in primis quella di Chiaiano.
Ma il decreto fa di più:
Stabilisce che nella discarica verranno depositate: ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose, ceneri leggere, contenenti sostanze pericolose, fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose, altri rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose.
Viene inoltrestabilito che ogni sito adibito a discarica diventi zona militare.
Predispone l'arresto per chiunque manifestando, ostacoli la realizzazione di suddetti siti.

Napolitano non finisce nemmeno di apporre la firma sul decreto che il 24maggio alle ore 18 arriva nella zona del presidio un'ingente massa di polizia, e finanzieri in assetto da guerra, con tanto di manganelli, pronti a scagliarsi violentemente su una folle inerme costituita soprattutto da donne e persone anziane.
La polizia ha attaccato a sorpresa, quando nessuno se lo sarebbe immaginato, visto che il decreo non era ancora stato reso noto, ma sarebbe stato pubblicato all'indomani.
Ci sono stati arresti e feriti, molto panico, e tanta disperazione da parte di chi ha visto in un attimo vanificato ogni margine di trattativa e dialogo con le "istituzioni"...quelle istituzioni hanno caricato ed hanno picchiato violentemente.
Anche un giornalista di rai3 è stato picchiato selvaggiamente da un poliziotto, e un ragazzo è stato fatto precipitare giù da un muro alto all'incorca 5 metri.
Ci sono testimoni, che preferiscono rimanere anonimi.

Le cariche ci sono stete sia venerdì 24 che sabato 25.

Il 25 è stato il giorno del dialogo; si è aperto infatti un tavolo di trattative tra i rappresentati politici della zona, e Bertolaso.
Il risultato è stato quello di passare ai carotaggi, per cui noi popolazione, testimoniando ancora una volta che non siamo contro le istituzioni, come vorrebbero far credere, ma che vogliamo solo che si agisca in piena legalità e trasparenza, abbiamo accolto senza alcun problema la possibilità di far entrare i tecnici nella cava, per verificare la reale idoneità del sito, e far luce su una questione che tende ad essere sempre più confusionaria.

Martedì 27 maggio sono così iniziate le verifiche tecniche, che dovrebbero durare 20 giorni circa.
Le barricate sono state rimosse senza alcun problema ed al loro posto sono sorti gazebo ed un palco, per attendere pacificamente ed in un clima di maggiore distensione i risultati.
Peccato però che a far terminare questa pace ci abbiano pensato alcune persone, in primis il presidente Berlusconi, il quale, inspiegabilmente, e senza grosse cognizioni di causa, venerdì sera ha dichiara che la cava di Chiaiano è un sito idoneo, e che la discarica si farà senza mezzi termini.
Queste dichiarazioni pervenute dopo appena 4 giorni di rilievi hanno creato tensione e panico tra la popolazione che si è riversata in strada, convintissima che tutto sia ancora una volta l'ennesima presa in giro da parte del Governo.
Ci siamo chiesti cosa abbia spinto un presidente del consiglio a fare queste dichiarazioni, alla vigilia di un'imponente manifestazione: quella del 1 giugno, e in un clima più disteso, grazie alla speranza delle trattative che si erano aperte.
Questo non ci è dato di saperlo, ma sicuramente il clima di tensione che si è nuovamente instaurato non è stato voluto nè dalla popolazione, nè da quei clan così strumentalizzati ultimamente, su cui si vuol far ridere la "colpa" dei blocchi e delle proteste.

Arriva il 1 giugno: giorno della manifestazione che ha visto sfilare oltre 10mila persone, venute da tutta Italia.
Tutti insieme per dire "no alla discarica", ognuno con la propria idea, ciascuno con la voglia di poter fare qualcosa di buono contro le idee assurde di chi ci governa; perchè quando si dice "no alla discarica", non si adotta la politica del nimby (= non nel mio cortile), ma si propongono soluzioni alternative, si cerca di creare le condizioni sia per uscire dalla crisi, sia per risolvere la questione una volta e per tutte, ma per tanto tempo non siamo stati ascoltati.

E nel frattempo la magistratura napoletana si è mossa: arresti ed avvisi di garanzia, compreso il prefetto Pansa, forse fanno ben sperare, e forse fanno capire che la nostra protesta non è così folle, la nostra totale mancanza di fiducia in chi ci governa non è senza senso.